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I preziosi
consigli di due grandi Maestri tibetani:
S.S. Kyabje Dilgo Khyentse Rinpoche e Dudjom Rinpoche |
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Liberare la mente
e le emozioni. I consigli di un grande Maestro tibetano
Una delle ultime interviste concesse da S.S. Kyabje Dilgo Khyentse
Rinpoche pubblicata in inglese su "Sacred Voices of the Nyingma
Masters" edito da Padma Publishing. "Le emozioni oscuratrici non
sono altro che pensieri.
Ma cosa sono i
pensieri? Quando osservi un pensiero, cerca di vedere se esso ha una
sostanza o solidità. Se ha un colore o una forma. Riesci a trovare
il posto da cui sorgono? Puoi scoprire il posto dove dimorano? Puoi
scoprire dove vanno dopo che scompaiono dalla tua mente?"
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Preparazione al
raggiungimento della stabilità nella quiete
di Italo Choni Dorje
Un insegnamento di
Dudjom Rinpoche tratto da "L'illuminazione della saggezza
primordiale". "(...) qualsiasi apparenza concettuale
sorga, non seguirla. Applica la tua attenzione senza
concettualizzazioni e senza distrazione (...). Non riflettere su
nulla, ma mantieni l’attenzione in modo rilassato. >>> download |
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La motivazione.
Un insegnamento di Tsoknyi Rinpoche.
Il
libro dal quale è stato tratto il testo è un compendio di
insegnamenti orali di Tsoknyi Rinpoche trascritti da Lotsawa Tony
Duff, suo traduttore personale dal 1990. Drubwang Tsoknyni Rinpoche è uno dei
figli di Tulku Urgyen Rinpoche, Maestro di Dzogchen e
Mahadmudra. E' stato riconosciuto come la reincarnazione di un
grande yogi e Maestro Drukpa Kagyu che fondò degli importanti centri
di ritiri in Tibet. Attualmente risiede in Nepal, dove è
responsabile di un monastero, di un convento femminile e di una
comunità di circa mille praticanti nel Tibet dell'est.
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Ngöndro: le
pratiche fondamentali dello Dzogchen Nyingthig
Un eccellente articolo di Anne Klein
(nella foto con Italo Choni Dorje), la nostra "amica americana",
insegnante di meditazione, titolare della cattedra di filosofia
buddhista alla Rice University di Houston - Texas, prima persona
occidentale ad incontrare A_zom Rinpoche in Tibet, organizzatrice
delle visite di Rinpoche in Occidente. Questo articolo e' apparso
sulla rivista americana "Buddhadharma".
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Commentario
a "I Consigli in Cento Versi" di Padampa Sangye. Un insegnamento
sulla natura della mente di S.S. Kyabje Dilgo Khyentse Rinpoche.
Dilgo Khyentse Rinpoche offrì questo commentario nel 1987 ad
un’assemblea di studenti al Shechen Monastery, sua residenza in
Nepal. Nel complesso “I Cento Versi”, succintamente contemplano la
via. Essi cominciano con la natura insoddisfacente di tutti gli
aspetti del samsara e con l’inevitabilità del karma e della morte e
terminano con i mezzi per raggiungere l’illuminazione. Offriamo ai
lettori di Vajrayana.it la traduzione di un estratto al Commentario
pubblicato, in inglese, sulla rivista "Buddhadharma" nell'estate
2003.
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Il
Lama nelle parole dei Maestri Tibetani di Italo Choni Dorje
SENZA
IL LAMA NON CI SAREBBERO BUDDHA. Il Buddha disse: "Senza il Lama non
ci sarebbero Buddha". Molte scritture e commentari buddhisti
affermano che, prima della comparsa di un maestro nella propria
vita, non esiste neppure il concetto di illuminazione, figurarsi
l'aspirazione a realizzarla. Tutti i metodi spirituali, a cominciare
dai primi passi del prendere rifugio e generare Bodhicitta,
provengono dal Lama.
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L'eredità della
motivazione. Intervista ad un grande Maestro tibetano
Quando
iniziamo ad avvicinarci alla pratica della meditazione siamo spinti
da un'attrazione istintiva, che potremmo definire "karmica".
Man mano che si progredisce in questa pratica e sul sentiero, la
nostra motivazione inizia a crescere, si rafforza, fino a diventare
completa, pura, perfetta. Il primo argomento sul quale vogliamo
puntare il nostro focus è proprio la motivazione e lo
facciamo offrendo ai lettori di Vajrayana.it la traduzione di
un'intervista ad un grande Maestro buddhista tibetano, Chagdud Tulku
Rinpoche, pubblicata in inglese su "Sacred Voices of the Nyingma
Masters" edito da Padma Publishing.
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Il
Buddha nelle parole dei Maestri Tibetani di Italo Choni Dorje
IL BUDDHA ERA UN
ESSERE UMANO ORDINARIO. Il Buddhismo è stato fondato
dal Buddha circa 2.500 anni fa. Ciò che sappiamo del
Buddha, è che egli affermava di aver fatto
esperienza della realtà delle cose così come sono, e
di aver realizzato una profonda conoscenza della
natura della condizione umana. Egli non affermava di
essere l'incarnazione di un essere più elevato, né
di essere un qualche tipo di messaggero. Né disse
mai di essere un intermediario fra una qualche
realtà più elevata e gli esseri umani. Egli
descriveva se stesso come un essere umano ordinario
applicatosi alla pratica della meditazione; grazie a
questa era riuscito a purificare la sua mente, in
modo da far sorgere in lui la conoscenza delle cose
così come sono. Il Buddha disse anche che queste
qualità e capacità possono essere sviluppate da
chiunque.
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I MAESTRI DEL LIGNAGGIO DZOGCHEN NYINGTHIG
I PUNTI CRUCIALI
DELL'INSEGNAMENTO BUDDHISTA
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